DSA e scuola inclusiva: Dalla Didattica al Metodo di Studio

Se studiare è, in estrema sintesi, leggere per uno scopo, non stupisce il fatto che i dislessici incontrino frequenti insuccessi nella loro carriera scolastica. Ma se fosse offerto loro la possibilità di studiare con la sintesi vocale, potrebbe cambiare qualcosa? La risposta, dal punto di vista teorico, è affermativa: la dislessia ostacola la capacità di rendere automatica la corrispondenza fra segni e suoni (attività di decodifica), per cui se viene utilizzato uno strumento che decodifica il testo, lo studente ha più risorse da investire nell'elaborazione del materiale. Dal punto di vista pratico, però, studiare con la sintesi vocale non è un’operazione banale, perché non basta avere a disposizione un computer, i testi digitali e un programma di sintesi vocale. Nel corso dell'incontro sono state illustrate strategie didattiche per sviluppare il metodo di studio e favorire l'apprendimento nelle diverse discipline scolastiche. Particolare attenzione è stata dedicata alla didattica personalizzata ed individualizzata con esempi concreti. Tutto il percorso descritto è stato curato dal Prof. Filippo Barbera, insegnante dislessico, disgrafico, disortografico e discalculico. La sua storia personale formativa, molto particolare, gli permette di essere addentro alle problematiche degli alunni DSA e testimone del valore imprescindibile delle strategie didattiche compensative. Il professor Barbera ha presentato la nuova App di sua progettazione LeggiXme 4s che mira a sviluppare competenze e strategie di studio.